In pochi avrebbero scommesso su questi tre ragazzacci di Calabria che pochi anni fa hanno scelto di credere nelle possibilità di vitigni autoctoni quasi dimenticati, in una regione che non stava certo in prima pagina. “Oltre che vino vogliamo produrre orgoglio e valori”: si sono presentati così, con evidente riferimento all’orgoglio dell’appartenenza a una terra ricca di storia e, di conseguenza, ai suoi valori. Vigne messe a dimora sulle colline che incorniciano il versante interno della Piana di Sibari, proprio di fronte al Pollino. Protagonisti gli autoctoni: il magliocco e il mantonico pinto, ma anche guarnaccia bianca e nera, greco bianco e nero, aglianico, pecorello, oltre a un internazionale come il cabernet sauvignon.
Il Toccomagliocco è fascinoso in virtù di una struttura e di un frutto bilanciati da una finezza che sorprende.
Il Mantonicoz è un bianco figlio di una grande materia prima, che se lasciato libero di esprimersi nel dinamismo che lo contraddistingue potrà regalare soddisfazioni. Di sicuro interesse anche Chora bianco e rosso, prodotti votati alla convivialità.
Un gruppo di emergenti.