Vino di terra e uomo di mare. Un’azienda giovane Podere Cipolla, nata sul prato che Denny ha preso in affitto dal nonno, piantando un vigneto nel 2003. La zona è quella pedecollinare, nelle campagne appena fuori Reggio Emilia, in un terreno argilloso, nel quale scorrono due piccoli corsi d’acqua. L’impronta reggiana si riscontra nelle varietà coltivate, tutte autoctone: i lambruschi (grasparossa, salamino, sorbara), il malbo gentile e la malvasia.
Una produzione minima e preziosa, nonostante le etichette discutibili con nomi marinari (“che ci devo fare, amo la barca a vela!”- si giustifica Bini). Scrive Marco Arturi: “Quello che lascia stupefatti, nei vini di questo ragazzo, è la comunicatività diretta. Come il Grecale 45, un Malbo gentile rifermentato in bottiglia che esplode sentori e profumi con generosità tutta emiliana”. Per la concimazione Denny Bini usa solo letame maturo, prelevato in una stalla dove si alleva la celebre vacca rossa reggiana. Le uve vengono vinificate come una volta, senza controllo della temperatura, se non il freddo invernale, senza chiarificanti né filtrazioni: solo tanti travasi e molta attenzione. La rifermentazione si fa in bottiglia, senza aggiunta di lieviti selezionati. Un particolare che lo avvicina agli amici di Crocizia e Cinquecampi.