L'azienda agricola Antico Gelso è il frutto di un incontro tra due persone che condividono le stesse passioni: l'amore per la natura, per le cose semplici e per il desiderio di mettersi in gioco. Emanuele, cresciuto in una famiglia di agricoltori, ha sempre nutrito una forte connessione con la terra. Nonostante il suo lavoro come geometra, ha sempre affiancato il padre nella gestione della cascina di famiglia, coltivando così il suo amore per l'agricoltura.
L'incontro con Daniela è stato il punto di svolta per Emanuele. Grazie al suo incoraggiamento, ha trovato il coraggio di lasciare il lavoro d'ufficio e dedicarsi a tempo pieno alla sua vera passione. Ha così deciso di rinnovare l'azienda agricola di famiglia, scegliendo di trasformare le uve che coltivava in vino. L'idea di raccogliere grappoli sani, maturi e ricchi di profumi senza vinificarli lo faceva sentire incompleto. Dopo anni di esperimenti e con il supporto di un amico enologo, è riuscito a ottenere finalmente il vino di qualità che aveva sempre sognato. Oggi, l'azienda si estende su 8 ettari, di cui 5 sono vitati a Lugana e Merlot.
La vita di un viticoltore si sviluppa secondo i ritmi che la natura impone. In un mondo frenetico, Emanuele trova nella lentezza della sua attività un’occasione per apprezzare ogni dettaglio di ciò che lo circonda. L'approccio dell'azienda alla natura si basa sul rispetto: interpretare i bisogni delle piante, saperle accudire e intervenire quando necessario. È proprio grazie a questo legame che si riesce a ottenere un prodotto sano e sostenibile, la base sulla quale nascono i loro vini.
Nel vigneto, si promuove la biodiversità evitando l'uso di diserbanti chimici, preferendo la lavorazione meccanica delle interfile, un processo che favorisce l'ossigenazione del terreno e riduce lo stress idrico. Per proteggere le viti dai parassiti, come la tignoletta, viene utilizzata la tecnica della confusione sessuale, un metodo che evita l'uso di insetticidi dannosi per l'ecosistema. Il terreno, di origine morenica, è composto da limo, argilla e sabbia, creando un terroir unico e caratteristico della zona di Pozzolengo.
Dopo la vendemmia, il lavoro continua in cantina, dove le uve vengono vinificate in vasche di acciaio e cemento a temperatura controllata. L'utilizzo dei solfiti viene gestito con attenzione, mantenendoli a bassi livelli per preservare al meglio il carattere naturale del vino. In cantina, l’obiettivo è mantenere intatte le componenti organolettiche dell'uva, affinché ogni sorso permetta al consumatore di rivivere l'intero ciclo di lavoro svolto nel vigneto. Il tempo, infine, è il vero alleato, in quanto consente ai vini di esprimere pienamente il loro carattere.