Vini psichedelici, così vicini e così lontani dalla Franciacorta. Ca’ del Vènt è sulle colline Campiani di Cellatica, terra di margine, già epicentro di vini rossi di tradizione millenaria (Cellatica dal latino “cella”, le celle vinarie del monastero). Nasce nel 1996 Ca’ del Vènt con poche barrique di vino rosso da vitigni autoctoni, spremendo le uve a mano. Il giardino e lo scantinato di casa diventano, con l’acquisto di piccoli vigneti confinanti, una piccola azienda. Nel 2006 la dimensione vitata raggiunge gli ettari attuali. “L’impronta della terra, non la mano dell’enologo” è il principio guida. Biologico e biodinamico sono definizioni che vanno strette a Ca’ del Vènt: il loro approccio al naturale è sul sito e comprende l’autoproduzione di humus, un campo per sperimentare forme di “difesa” sostenibile per le viti. Il personale - assunto a tempo indeterminato - conosce da sempre i Campiani di Cellatica - e cura le viti pianta per pianta, manualmente. I vini sono pas operé, ossia non lavorati, per non alterare le caratteristiche date da suolo e millesimo - l’azienda è stata divisa in 11 microzone - ed esaltare la specificità del terroir. “Nel tempo il vino invecchia e migliora, nel tempo noi acquisiamo esperienza, conoscenza e rispetto della nostra terra... per produrre vini sempre più sostenibili dal punto di vista naturale”.