Che la Franciacorta sia una zona rinomata dal punto di vista vitivinicolo non è di certo una novità. Ma, probabilmente, quel che non si sa è che lì, a due passi dal lago di
Iseo, c’è una realtà che non solo produce delle ottime bollicine ma lo fa aggiungendo un valore etico alla produzione attraverso l’inserimento lavorativo (quindi attraverso una vera e propria pratica di inclusione sociale) di persone sofferenti dal punto di vista psichico. Modalità che di certo conferisce valore aggiunto al sapore ed al gusto delle loro bottiglie.
La cooperativa sociale Clarabella, costituita nel 2002, ha fatto della produzione di vino (ma più in generale di tutte le attività legate alla bio-agricoltura: dall’accoglienza, alla didattica), il suo tratto distintivo, sia per ciò che concerne la valorizzazione del territorio, sia per ciò che riguarda il superamento dello stigma nei confronti delle persone con problemi di salute mentale. E allora? Impazzire per le bollicine è possibile! Basta andare in Franciacorta, passando a trovare i ragazzi della cooperativa Clarabella. Rimarrete stupiti dall’umanità e dalla bontà dei loro vini, che non sono soltanto bollicine...