Valter “la roccia” Mattoni è imbianchino di professione, viticoltore per vocazione.
Addentrandosi nel Piceno, a Castorano, circondati dal tipico affascinante paesaggio di calanchi, si percepisce immediatamente che quello è un ter- ritorio di vino, costellato di cantine che si incontrano nello spazio di pochi chilometri. Poi, esattamente quando il navigatore satellitare dice di imboccare una stradina dalla dubbia percorribilità, ecco, quello è il momento in cui si è giunti a destinazione. Via Pescolla numero uno, una casa di campagna, che nel retro nasconde un tesoro. Trovandosi da quelle parti nel tardo pomeriggio si incontrerà sicuramente un losco individuo, di un biondo quasi ossigenato e dall’accento strettamente piceno: è l’incontenibile Valter, il padrone di casa. Da ragazzo aiutava i nonni in campagna e ricorda ancora la fatica per la gestione della vigna di famiglia allevata a “conocchia”.
La famiglia di Valter fa vino da sempre, e Valter da sempre lo beve. È noto che le grandi idee vengono spesso davanti a del buon cibo e del buon vino, ed è proprio in questo modo, trovandosi quasi tutte le sere attorno ad una tavola con amici e colleghi produttori più o meno noti della zona, che Valter decide di fare sul serio. Correva l’anno di un importante riconoscimento per un grande vino, il Kurni dell’amico Marco Casolanetti, ed ecco che per gli altri vignaioli avviene un’epifania: tutto diventa possibile. Valter nel 2000 acquista la sua prima barrique e nasce l’Arshura, da uve montepulciano.
Dal 2006 produce appoggiandosi alla vicina cantina Clara Marcelli, mentre ora, da tre vendemmie il factotum Mattoni si è costruito la sua cantina e ne dirige sapientemente i lavori di ampliamento. Qui, produce in autonomia quattro splendidi vini coadiuvato dal padre Gaspare e dal nipote, Andrea.
I suoi pochi ma preziosi ettari sono dislocati in cinque differenti appezza- menti, ma in questo momento gli spazi vitati sono in procinto di aumentare. Valter infatti desidera piantare diversi cloni di montepulciano, per avere delle possibilità di assemblaggio per l’Arshura.