Tra le colline dell’Alto Monferrato, ai confini dell’incontaminato Parco delle Capanne di Marcarolo, c’è la piccola Cascina Boccia, azienda agricola semplice e vera. A gestirla Anna che ha scelto di lasciare la sua città, Genova, per dedicarsi alla passione per la terra. Ha imparato a vivere in campagna e della campagna, a coltivare l’orto e a prendersi cura delle viti, a potare, “sgarzolare”, legare e tutto il resto, grazie agli insegnamenti di un vecchio contadino del luogo. Anna ha trovato la persona giusta con cui condividere la sua passione e ha dovuto anche imparare a fare la mamma...
di tre maschi! Nei vini di Cascina Boccia si ritrova la personalità e la passione di chi se ne prende cura: sono vini sinceri, vivi. Come il pane fatto in casa, buono nella sua semplicità. La vigna è esposta al sole dall’alba al tramonto, l’argillosa terra rossa rara nell’ovadese alleva le viti centenarie di Dolcetto e Barbera, ma anche qualche più giovane filare reimpiantato nel 2008. La resa è volutamente bassa per rispetto delle viti vecchie e per ottenere poca uva, ma concentrata: questo permette di ottenere vini intensi, corposi. Il Dolcetto d’Ovada è pieno ed elegantemente tannico. La Barbera viene vendemmiata a ottobre inoltrato, per mitigare l’acidità tipica del vitigno e ottenere un vino caratterizzato da una elevata alcolicità, struttura e morbidezza. Il Bisboccia - unione dei due - ha per risultato è un vino giocoso ed elegante che invita alla convivialità. Il rosato è infine un vino giovane, fresco e ricco dei profumi della vendemmia. Abbiamo assaggiato la Barbera del Monferrato 1998, potenza e forza di un giovane purosangue, commovente per la sua longevità e freschezza. Uno dei migliori assaggi degli ultimi anni.