L’approccio è laico, il programma preciso: “Il vino è per definizione la trasformazione del succo di uva a mezzo della fermentazione. Tutto ciò che viene aggiunto, tolto, e tutte le forzature del processo sono artifizi, atti a produrre ‘bevande a base di succo di uva fermentato’. Da sempre produciamo vini naturali, senza alcun additivo, a partire solo dalle uve delle nostre vigne coltivate con il metodo biodinamico. L’arte di fare il vino è quella di accompagnare un processo naturale nel suo divenire. Per ogni vino si sceglie un tipo di vinificazione differente nel tentativo di interpretare al meglio le uve. Non usiamo lieviti selezionati, né enzimi, né nessun altro tipo di additivi enologici”. La Cascina degli Ulivi alla famiglia Bellotti appartiene dal 1930: Stefano, con la moglie Zita, ha deciso di vivere qui a contatto con la terra, nel silenzio e nella straordinaria bellezza di questa campagna. “Ho iniziato ad occuparmi di agricoltura nel 1977, a 18 anni, riprendendo la piccola azienda di famiglia dove era rimasto non più di un ettaro di vigna” spiega Stefano: Oggi ci sono 22 ettari di vigna, seminativi, orto, allevamento e animali. Scrive Marco Arturi: “L’arte di fare vino è accompagnare un processo naturale nel suo divenire, secondo Stefano Bellotti. Pochi possono dirlo con più cognizione di causa, visto che ha deciso di mettere in pratica i principi della biodinamica quando veniva considerata una specie di capriccio new age. Te ne accorgi dalla lingua ribelle parlata dai suoi vini”.
Alla vigna si accompagnano un piccolo ristorante agrituristico con specialità locali e un bed&breakfast, con alcune camere e numerose proposte di itinerari.