La famiglia Verrua dal Monferrato parla in prima persona plurale con la sua visione etica, critica e partecipativa della viticoltura. Cascina Tavijn, nata nel 1908, è oggi guidata da Ottavio Verrua con la moglie Maria Teresa e le figlie. Nadia rappresenta la quarta generazione di vignaioli e parla di suo papà come un tralcio racconterebbe il fusto: “Mio padre è entrato nelle vigne quando si arava ancora con i buoi. Ha provato ad utilizzare chimici e diserbanti, ma ha smesso in fretta perché si accorgeva del danno fatto al terreno. Ha scelto di mantenere l’azienda a una dimensione umana in tutto, dalla vigna alla bottiglia, dalla vendemmia alla vendita diretta. Perché l’unica strada per garantire quello che si fa è restare piccoli, rinunciare a certi parametri di produttività”. Cascina Tavijn da tre anni pratica agricoltura biologica: “Non so ancora se facciamo bene o male, la certificazione è solo un pezzo di carta, ma anche un modo di rendere evidente una scelta”. Prosegue con dolce convinzione: “La scelta della terra è bella, dà senso alla vita, ti chiede di lottare per ‘impararla’”. Nadia porta con entusiasmo i suoi vini ai mercati contadini. “Sono occasioni dove chi è piccolo può proporre un’alternativa alle grandi produzioni e incontrare un pubblico curioso che non vuole solo assaggiare ma guardare in faccia i produttori, conoscere la loro storia”.