Già da tre generazioni, la famiglia Salvetti detta Gian Pero, produce vino e in particolare Passito da uve di Erbaluce per uso personale e per gli amici. L’amore e la passione per la viticoltura è stata trasmessa da mio nonno Talin, riconosciuto Maestro Vignolant, a cui abbiamo dedicato il nome del nostro Passito.
Mio padre, Carlo M. Salvetti, è il primo che nel 2005 traduce questa sapiente tradizione in attività produttiva, acquisendo e ristrutturando nuovi vigneti.
Nel 2012 nasce l’Azienda Agricola Ilaria Salvetti: così subentro all’attività già iniziata da mio padre, proseguendo con la ristrutturazione di vecchi vigneti e l’acquisto di terreni che saranno destinati ai nuovi impianti, per una superficie totale vitata di quattro ettari.
Concentrarsi prevalentemente sulla produzione di Caluso Passito DOCG significa onorare i miei predecessori e portare avanti la tradizione di famiglia. Significa anche riconoscere la capacità di innovazione intrapresa da mio padre, riguardante la gestione dei vigneti con forma di allevamento a contro spalliera con il sistema Guyot, nel rispetto delle potenzialità del vitigno Erbaluce, che consente una maggiore qualità delle uve e proseguire con la sostenibilità dell’agricoltura per la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del paesaggio.
I vigneti si trovano in territorio vocato, nelle colline moreniche di Caluso. L’Azienda ottiene la Certificazione Biologica dall’ente Icea nel 2016.
Il processo di produzione e trasformazione delle uve è interamente seguito dall’azienda e i passaggi principali, quali potatura invernale e verde, vendemmia e sistemazione delle uve per l’appassimento naturale, controllo e selezione delle uve in pre-pigiatura, sono eseguiti rigorosamente a mano. Si vinifica in proprio a partire dalle nostre uve, utilizzando lieviti autoctoni, per garantire un prodotto finale di qualità di cui si conosce tutta la storia. Dal 2014 nasce l’Erbaluce di Caluso Spumante DOCG metodo classico e dalla vendemmia 2017 nasce il primo bianco fermo Erbaluce di Caluso DOCG.
Ci avvaliamo della preziosa consulenza di un enologo ed agronomo.
Infine, grazie a mio marito Daniele, a mio padre Carlo e alle rispettive famiglie d’origine prende vita un sodalizio fatto di cooperazione e amorevole sostegno nelle fasi salienti del lavoro in vigna e in cantina.