Davanti al grande portone in legno della casa di mattoni, che si affaccia sulla spoglia piazza principale di Gattinara, si accede alla corte contadina. Varcando la soglia si possono facilmente trovare a vista trattorini logori e attrezzi del mestiere ancora sporchi di terra. Un scala ripida porta in casa, mentre una rampa stretta porta in cantina. È tutto qui il mondo di Mauro Franchino, uomo discreto e modesto con una passione tranquilla e una ri- cerca di grandezza, che si ritrova nel suo essenziale ed espressivo Nebbiolo. Poi ci sono i 3,5 ettari di vigna che meticolosamente lavora, lui e solo lui. Sempre Mauro fa il vino nella sua casa in pietra e nella sua piccola cantina lascia riposare ed evolvere i suoi vini, che con pazienza ed entusiasmo, che lui esprime in modo assai poco viscerale, possono diventare l’emblematica espressione di questo territorio.
Nella zona si individuano infatti diverse tipologie di terreno, con presenza di porfidi, quarziferi e non, tufi, scisti cristallini, conglomerati, calcari do- lomitici, arenarie, vulcaniti e graniti; tale incredibile varietà, sommata alla naturale capacità del Nebbiolo di “leggere” il terroir in maniera sorprendente, regala una materia prima che nelle mani di vinificatori attenti e sensibili può trasformarsi in una “cartolina” dal territorio di provenienza; un’immagine di luminosa nitidezza che in qualche caso diventa toccante. Siamo nell’Alto Piemonte in una delle DOCG più ridotte dello Stivale, che conta solo 95 ettari vitati. Gattinara è un borgo culla dell’omonimo grande vino, che in passato ebbe lustro e fama. Ora sconta un lento e ingiusto oblio, salvo trovare fortunatamente gagliardi e ostinati vignaioli che, mantenendo la tradizione, ripropongono un vino che ha una sua nobiltà.
La declinazione del Nebbiolo qui è diversa da quella langarola o valtellinese, ma proprio per questo unica e personale. Mauro Franchino lavora come gli avi hanno sempre fatto e come gli è stato insegnato: senza artifici e aggiunte, solo la natura e il lavoro dell’uomo per assecondare la pianta, ascoltando e mostrando rispetto. In vigna è sempre la sua dedizione, passione e meticolosa attenzione nel seguire ogni fase, che necessariamente è manuale e autentica. Così nasce il suo Gattinara da Nebbiolo in purezza, misurato, talvolta severo, ruvidamente raffinato. Quell’eleganza dei profumi che conquista, intriga, “porta dentro” il bicchiere sin dal primo impatto. Già il colore, tipico del vitigno, ha una brillantezza che ricorda i tramonti in ambiente alpino.