Un’utopia possibile, al di fuori dal delirio produttivista e competitivo; un ritorno alla terra sotto la spinta della voglia di restituire l’orgoglio perduto al lavoro contadino. Valli Unite è un’azienda agricola a ciclo chiuso, ma soprattutto una collettività che dall’inizio degli anni 80 costruisce giorno dopo giorno un’alternativa a un modello economico e di relazioni perverso. La viticoltura rappresenta solo una piccola parte delle attività della cooperativa, eppure questo è uno dei domicili dell’enodissidenza: fin da subito protagonisti del progetto Critical Wine, Ottavio Rube
e i suoi non hanno mai rinunciato a coinvolgere e lasciarsi coinvolgere. I loro vini sono rappresentazione fedele - e spesso sorprendente dal punto di vista qualitativo, come ad esempio nel caso del Timorasso, e della Croatina - del territorio dei Colli tortonesi e di un approccio rispettoso e sostenibile. Soprattutto, sono la testimonianza di un esperienza che dimostra come la fuga sia in certi casi un atto di partecipazione.
Qui la vendemmia è una festa e il 25 aprile pure, come si conviene a una cantina militante, che accoglie tutti.