L’Astore Masseria, di proprietà della famiglia Benegiamo-Di Summa dal 1930, è una delle prime masserie salentine salvate dallabbandono.
A fine anni 90, il padre Achille e i figli Paolo, Stefano e Luca Benegiamo hanno deciso di perpetuare la storia dell’azienda: accanto al frantoio ipogeo del 1700 è stata costruita una maestosa bottaia interrata, in stile architettonico salentino definita “cattedrale del vino”. Sono stati reimpiantati nuovi vigneti, salvati dall’abbandono e dall’espianto i vecchi alberelli di Negroamaro, per ricercare l’unicità del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e dimostrare che può essere madre di grandi rossi. O interpretare e valorizzare gli antichi vitigni autoctoni come la Malvasia Bianca Antica e la malvasia nera di Lecce, il Susumaniello, il Primitivo Zagarese, l’Aglianico Ellenico, testimone dell’ appartenenza alla Grecìa Salentina. “Il rispetto del paesaggio, disegnato dalla cultura e dalla tradizione delle nostre genti è la nostra filosofia; praticare un’agricoltura pulita e sostenibile, è nostro dovere”.