“Su sciùmiu e Mariposa si podet intendere in s’ateru cabud’e mundu”, (Il battito d’ali della farfalla si può udire dall’altro lato del mondo) Questo è il rumore di questo vino da cannonau con piccole porzioni di monica, carignano e bovale. Nurri è un piccolo Comune a cavallo tra Barbagia, Ogliastra e Sarcidano: vigneti ma anche valli, laghi, cascate naturali e siti archeologici. Gianfranco Manca e sua moglie Elena vivono qui con i loro figli. Gianfranco ha un amore sconfinato per la sua terra. Ed è forse l’unico vignaiolo in tutta la Sardegna ad avere scelto l’approccio biodnamico. Gianfranco Manca è sì figlio della sua terra ma non si culla in questa condizione, tanto che dichiara: “Io mi sento in forte contrasto con questo luogo. E da questo contrasto nasce la mia opera”. La chiave del suo approccio al mondo è il rifiuto dei luoghi comuni. Non ama per esempio la definizione “vino del territorio” perché a suo dire non significa nulla. “Il vino - dice - è dell’uomo. Fatto per il convivio, per la gioia della tavola e dello stare insieme, per la condivisione”. Gianfranco produce al momento vini definiti “unici nel panorama enologico della Sardegna: unici per carattere, diversità, spontaneo anticonformismo”: anche perché sono sempre diversi, di nome e di fatto.