“Io non seguo il mercato, produco vini che piacciono a me, vini del mio territorio, vini di Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano”. Le parole di Alessandro Dettori sono sempre piene di terra: “Mi sento parte del pianeta e dell’universo. Voglio essere animale con la minima razionalità indispensabile alla mia libertà. Per questo faccio il vino: è il metodo che conosco per farmi sentire quello che sono”. A Badde Nigolosu in Romangia, la famiglia Dettori preserva e rafforza il matrimonio secolare tra il “popolo” contadino e il suo ambiente. “Coltiviamo la terra e la vigna da secolare memoria”. Qui tutto si basa sul buon senso agronomico e sulla Terra. Questa viene tenuta ricca di humus, friabile, ben strutturata e ben drenata per permettere alle piante di crescere nutrendosi in maniera ottimale. Piante, animali e uomini vivono e svolgono le funzioni che
la natura ha disegnato per loro, capaci anche di produrre ottimi frutti, tutti insieme in un unicum armonico. “Sono prodotti solo da uve coltivate da nostri vigneti storici e tradizionali. Sono dei cru: da ogni vigna nasce un vino”. Nessuna concessione a logiche di marketing o commerciali: ”Creiamo vini di tradizione e di territorio. Vini liberi. Liberi di esprimere se stessi, liberi di esprimere appieno un territorio poiché sono una semplice spremuta d’uva fermentata”. Il lavoro in cantina - costruita totalmente interrata per sfruttare la coibentazione naturale - è all’insegna del non intervento: il materiale di fermentazione e maturazione scelto è il cemento. I sarmenti, i raspi e le vinacce ritornano poi alla terra migliorati. Per scoprire Tenute Dettori si può anche soggiornare all’agriturismo Ken’annos.