Ulivi, gelsi, mandorli. Lentisco, mirto: la macchia mediterranea, insomma. Ma anche i vigneti, protagonisti insieme ai muri a secco e al carrubo. È lo scenario che si presenta nell’area Sud Orientale della Sicilia, dove è fortissima la tradizione vitivinicola, a una latitudine che colloca queste terre più a Sud di Tunisi.
A dimostrarlo c’è l’azienda Marabino, posta in mezzo al territorio di Pachino, nella val di Noto. Pierpaolo Messina ha deciso di dedicarsi all’agricoltura biodinamica e a una cantina scevra da ogni intervento invasivo, ma anche di creare un ecosistema il più biodiverso possibile, in flora e fauna. L’azienda utilizza inoltre pannelli fotovoltaici e si varrà di un sistema di fitodepurazione per la depurazione delle acque con un laghetto.
La selezione massale dalle vigne più vecchie del territorio di Pachino ha permesso poi di individuare diversi biotipi di nero d’Avola, accanto al reimpiantato moscato bianco da cui deriva il moscato di Noto. Spiega Pierpaolo “Ne nasce un vino, il nostro, sintesi di questo luogo, che restituisce il sapore intelligibile della Madre Terra”.