Le vigne che ora dimorano in questa azienda sono tra le migliori in assoluto a livello qualitativo piantate nel 1970 dai precedenti proprietari. Giancarlo e Giulia hanno avuto l’accortezza di proseguire il lavoro fatto dalle quattro precedenti generazioni di viticultori. Hanno innovato i sistemi di produzione, mantenendo inalterata la tipicità e territorialità del vino. Dal 1994 hanno certificazione biologica e dal 2009 sono usciti dalla Doc e Docg della zona di Scansano, abbracciando il concetto delle De.Co. (Denominazione Comunale), tanto caro a Veronelli, che ha come finalità di sostenere il patrimonio di tradizioni gastronomiche e attività agroalimentari, nonché i prodotti che sono vanto del territorio comunale. L’anno successivo all’approvazione di questa delibera, I Botri di Ghiaccioforte hanno iniziato a produrre vini con tale denominazione. Questo è stato lo sprone primario per la valorizzazione dei vitigni autoctoni e delle peculiarità dei vini di questo territorio, schierandosi contro le “mode” e il mercato e i filoni internazional-consumistici, di chi ha cavalcato l’esplosione del decantato Morellino di Scansano. I Botri hanno invece ostinatamente e coerentemente puntato su quello che era il vero Morellino: una “verità territoriale” unita alla qualità e sanità delle uve.