La famiglia di Susanna coltiva dal lontano ‘600. Nel 2000 lei abbandona la confortevole vita cittadina e l’ufficio per dedicarsi alla proprietà e restituirgli la dignità perduto per un’assenza durata quasi 30 anni. Aveva molti bellissimi ricordi, nessuna esperienza del mondo agricolo ma un paio idee chiare: produrre i vini di qualità che il territorio consente di ottenere e venderlo in bottiglia “con il nostro marchio dopo che per decenni mio nonno e mio padre avevano prodotto vino e uve per altri”. La conversione verso una agricoltura pulita è stata una conseguenza naturale. Il nome I Fabbri deriva dalla officina di fabbriferrai della famiglia che per secoli ha accompagnato l’attività agricola- “Ora la nostra tinaia è nei locali della vecchia officina”. I vitigni: sangiovese grosso di Lamole, merlot, canaiolo oltre ad una piccola presenza di uve a bacca bianca malvasia e trebbiano. Tra i vigneti - tra 550 metri e 680 metri slm - anche circa 4 ettari di vigne terrazzate restaurate, un’autentica testimonianza della faticosa viticultura del passato.
Ogni tanto I Fabbri produce bottiglie “speciali”, come Il Doccio Igt, merlot coltivato sulle antiche terrazze e affinato per 18 mesi in tonneaux usati. O Due Donne - 50% sangiovese di Lamole 50% schioppettino di Prepotto - prodotto in collaborazione con Anna Muzzolini della azienda agricola Vini Grillo di Prepotto (UD).