Corinna Vicenzi e la sua famiglia vengono da Milano e hanno conosciuto Capalbio e la Maremma come tanti, da turisti: “Poco a poco, questa terra ci è entrata nel cuore. Nel 1988 abbiamo acquistato il podere e nel 1992 ci siamo trasferiti definitivamente, decidendo di ampliare e ristrutturare le produzioni esistenti. Abbiamo scelto sin dall’inizio di fare agricoltura biologica, perché siamo da sempre convinti che rappresenti l’unica strada per dare un futuro al nostro pianeta”. Lo stesso motivo per cui, negli ultimi anni, hanno scelto l’energia del sole per far funzionare i loro impianti.
L’azienda è tipicamente a conduzione familiare, arrivata alla seconda generazione con il figlio Beniamino ormai pienamente impegnato sia in vigna che in cantina, e conserva lo spirito militante originario: “Coltiviamo unicamente vitigni autoctoni, quali ansonica, sangiovese, alicante vermentino, e ora abbiamo piantato anche ciliegiolo e pugnitello, tutte uve che da tempo immemorabile esprimono i sapori e i colori di questa terra, e che vogliamo non solo conservare ma anche valorizzare. Alla tradizione abbiamo cercato di unire l’evoluzione tecnica, conservando però la naturalità e la tipicità che questo territorio esprime”.
Anche l’olio extravergine viene prodotto con olive delle cultivar tipiche toscane.