I fratelli Barsanti, Antonio e Cipriano, conducono questa realtà consapevoli di fare parte d’un tutto armonico, di un equilibrio naturale che va salvaguardato e trasmesso alle generazioni future, iniziando dal mantenimento della fertilità del suolo. Credono nel territorio e lo interpretano con vini ricchi di personalità ottenuti da una puntuale viticoltura biodinamica. Sangiovese, syrah, pinot nero e grigio i vitigni impiantati a partire dal 1999,mentre nei vigneti vecchi di oltre 50 anni di età ci sono gli uvaggi tradizionali della zona (montanina, bracciola, tanè, ciliegiolo per il rosso e strozzapreti per il bianco). “Rispetto ed Umiltà questi i principi sui quali basiamo il nostro lavoro. Rispetto per un territorio che la politica e le dinamiche economiche stanno distruggendo. Umiltà nei confronti della natura che troppo spesso è trattata come qualcosa da sottomettere a proprio piacimento... L’abuso della tecnologia omologa i gusti, uccide le tradizioni, creando una società che non apprezza più la semplicità delle materie prime vere. Per evitare tutto questo cerchiamo di seguire la natura, il nostro ruolo diventa quello di controllare”.