Uomo di montagna, schivo e roccioso sulle sue idee. Preferisce il contatto diretto piuttosto che l’uso delle nuove tecnologie. Da poco ha anche un sito internet, che sicuramente non cura lui, ma i contenuti sono tutti personali. Infatti subito si legge: no twitter, no facebook, only wine! Un chiaro messaggio sulla filosofia di Peter. Avventura che partì nel 1987 con il primo appezzamento di terreno vicino a Cortaccia, poi integrato da un altro nel comune di Magrè.
I primi anni vinificò nella cantina di un amico; nel 1998 finisce la ristrutturazione della casa di Villa, così da allestire la sua attuale cantina. Simbolo della piccola azienda è sicuramente
il Sauvignon, che Peter ha voluto dall’inizio coltivare, riconvertendo l’antico vigneto. Dice: “volevo produrre un vino talmente buono da poter giustificare il prezzo che chiedo”.
In queste parole c’è tutta l’ambizione e l’onestà, quel senso artigiano del lavoro e il rispetto contadino per il denaro, che instaura quel patto di reciproca fiducia con il consumatore. La sua preocupazione fu di trovare un metodo di lavoro che rispecchiasse le sue convinzioni sulla giusta scelta dei vitigni e sulla corretta e rispettosa trasformazione delle uve in vino. Peter ritiene che ogni vitigno vada collocato nell’habitat che gli è piú congeniale. Al produttore resta il compito di trasformare l’uva, cosí come i vigneti gliel’hanno consegnata, in un prodotto fedele al terreno, all’ambiente e all’annata. Il rispetto di questi fattori e dell’unicità del territorio esclude l’ottenimento di una tipologia di vino predeterminata, cosa che invece molto spesso viene perseguita solo per soddisfare la moda del momento. Visita in cantina, ma solo su prenotazione.