Franco Noussan è un personaggio in apparenza schivo ma una volta
in cantina diventerà più ciarliero e vi racconterà un sacco di aneddoti, sulla sua vita e sulla vigna. Un altro vigneron che produce per passione: (fa un altro lavoro, ma questa attività sta diventando via via sempre più presente). Inizia nel 1999 con i vigneti della famiglia della moglie e dedicandosi all’autoproduzione: poi nel 2003 decide di fare il grande passo e l’anno successivo nasce l’azienda. La cantina è proprio sotto la sua abitazione: piccola ma teutonicamente ordinata, dove nulla è lasciato al caso e ogni angolo è sfruttato nel miglior modo possibile: tini in resina per provvedere a tutte le vinificazioni in maniera separata, una porta che conduce in una piccola barricaia, dove le botti conservano il vino in silenzio e tranquillità. Franco non è né biologico né biodinamico ma fa pochi trattamenti in vigna; in cantina applica tecniche tradizionali, come il freddo, senza ricorrere a chiarifiche o filtrazioni, in modo da ottere il massimo dalle sue uve. Un “puro e duro” che non si concende nessuna scorciatoia.