Frazione Castelrotto
San Pietro in Cariano (VR)
Tel.3480570690
La storia è nota: se c’è un territorio che ha subito l’omologazione del gusto globalizzato e lo strapotere delle produzioni massive, questo è la Valpolicella. Il trionfo dell’Amarone, ridotto a parodia del territorio, a status symbol ha arricchito non pochi. In un quadro del genere ostinarsi a fare vini di territorio e tradizione ha del sovversivo. Pochi luoghi come le vigne e la cantina di Carlo Venturini e di sua moglie Alessandra rappresentano efficacemente questo atto criticamente contadino, che comincia con un ritorno al passato. L’Amarone, per dirla con Sandro Sangiorgi, non è un vino di territorio ma una “tecnica produttiva”: i vini tradizionali di queste terre sono il Valpolicella e il Recioto. La memoria come approdo al futuro, dunque; e la sostenibilità, l’autenticità, la naturalità
come strumenti. L’azienda di Carlo Venturini è dunque una “zona franca” piantata nel cuore della Valpolicella storica. Mettere a frutto la vitalità dei terreni - la strada della conduzione biodinamica è stata già intrapresa da qualche anno - attraverso la coltivazione sostenibile e la messa a dimora di varietà e cloni della tradizione è stata la pratica attraverso la quale garantirsi un’identità, rafforzata da un ritorno alle origini anche tra le mura della cantina. Il risultato è che i vini di Monte dall’Ora si staccano dalla logica della contrapposizione tra morbidezze e rotondità da una parte e autenticità e fruibilità dall’altra: il loro Amarone è caratterizzato da una bevibilità portentosa a dispetto di una struttura importante e di una gradazione alcolica elevata.
Non c’è nulla di costruito, di artificioso in questi vini, come testimonia anche la fruibilità del Valpolicella Classico Superiore.