Siamo all’interno del parco regionale dei Colli Euganei: è qui che si trova l’azienda agricola Monteforche di Alfonso Soranzo. Dall’abitato di Vò Euganeo la strada sale dolcemente verso la sommità del colle. Qui, all’interno di una vecchia corte, tipicamente veneta, si trova la piccola porzione di abitazione di famiglia, ora adibita in buona parte a cantina, che Alfonso custodisce con la preziosa e discreta presenza del padre. Adiacenti all’abitazione i terreni, a corpo unico, dove dimorano i vigneti. Alfonso è uno sperimentatore che ha fatto del rispetto della terra, della na- turalità e della semplicità dell’approccio - in vigna come in cantina - la sua filosofia. L’attenzione è quella di preservare la naturalità dei terreni, speri- mentare l’integrazione tra nuove conoscenze e tradizione, con una attenzione massima, in tutti i processi di coltivazione e di vinificazione, al rispetto della natura. 5 ettari e mezzo di vigneti di cui 2 ettari in affitto e 3,5 di proprietà. Per quanto riguarda i vitigni in prevalenza carménère, piantato in passato come fosse cabernet franc, in realtà si distingue per la caratteristica colora- zione rossiccia delle foglie. Oltre allo stesso cabernet franc e merlot. Ma Alfonso ha anche aderito ad un progetto sperimentale di Veneto Agri- coltura per il recupero di antichi vitigni autoctoni come la recantina, la turchetta e la corbinona.
I terreni di origine vulcanica, con stratificazioni di rocce sedimentarie marine, presentano una particolare complessità. Ed è qui che Alfonso conduce una coltivazione non invasiva delle vigne. Bassi dosaggi di rame e zolfo e letame compostato per arricchire il terreno. Al momento Alfonso sta recuperando anche un vigneto di garganega che sarà produttivo dal prossimo anno. L’im- pianto è stato costruito attraverso un innesto in campo, su porta innesto selvatico. Alfonso ci mostra le gemme innestate e alcune piante già sviluppate, senza nascondere la sua soddisfazione per questa nuova sperimentazione.